Comincio dall’ultimo viaggio.
Il treno da Roma partiva prestissimo venerdì mattina, e alla stazione Termini c’erano solo desolati clochard, un freddo micidiale e Annalisa ed io cariche di libri e senza colazione.
E’ bello viaggiare con Annalisa. Con lei non si deve per forza chiacchierare. A noi due piace anche dormire in treno e smanettare con il cellulare proprio come le ragazzine. Mi piace. Mi rilassa. La vorrei sempre con me.
Siamo arrivate a Vighizzano D’Este (PD) giusto per pranzo.
Un invito molto allettante: visitare il Molino Quaglia e in contemporanea fare un corso pratico per la realizzazione del panettone utilizzando il lievito madre, Le mani in pasta, con un grande maestro, Rolando Morandin!
All’inizio pensavo di farne un resoconto con taglio giornalistico….più professionale certamente…. ma anche meno emotivo…. non molto nelle mie ‘corde’, direi. E’ bastato pochissimo per farmi abbandonare l’idea. E’ bastato sentir parlare i “signori Quaglia” (così mi piacerebbe definirli con simpatia..)
per capire che a far muovere l’azienda c’è soprattutto una grande passione per la ricerca e la qualità della materia prima e della sua trasformazione che si tramanda da generazioni.
Ho cambiato idea perchè ho letto questa frase in una delle ‘stanze’ del molino tra il profumo del grano che diventa farina….
Ho cambiato idea perchè trovare tutte queste ‘tubature’ che si fanno veicolo dei vari step sul cammino del Molino dal passato, attraversando il presente e proiettandosi nel futuro….mi ha creato una sensazione di piacevolezza, di curiosità….
Ho cambiato idea perchè in tutto questo bianco quasi asettico ho scoperto che c’è una vita che pulsa e si sta veramente creando qualcosa di straordinario …
Ho cambiato idea perchè ho visitato un molino che è già di per sé un’opera d’arte della tecnologia e dell’architettura,
con quei colori misti all’acciaio su fondo panna….. totalmente rilassante per la vista, almeno la mia.
Ho cambiato idea perchè sono entrata in un luogo in cui l’arte è presente in ogni sua espressione e se ne fa portavoce:
queste le parole di Chiara Quaglia: “Farina e Arte: un binomio che da lungo tempo è presente nella filosofia del nostro Molino, perchè abbiamo sempre pensato che qualsiasi lavoro è utile al prossimo se nasce dalla passione e se vive della passione di chi lo fa.”
Per questo ho cambiato idea e ho deciso di tentare di raccontare l’anima di questo Molino, un'anima fatta del lavoro in armonia di molte persone, fatta della loro passione ed entusiasmo che leggi nei loro occhi, pieni di orgoglio mentre ti mostrano una manciata di prezioso germe di grano, e sono occhi pieni di soddisfazione quando cercano di farti capire l’attenzione per la qualità e il rispetto per il consumatore che li porta ad investire in progetti di ricerca ambiziosi e coraggiosi per un futuro di qualità nell’alimentazione.
Tutto questo in un ambiente pieno di luce.
Incanalando la loro esperienza per dare un nuovo impulso alle tecniche tradizionali di lavorazione dei lievitati.
Ma il Molino Quaglia è molto di più.
E’ anche un laboratorio attrezzatissimo, dove grandi maestri mettono a disposizione la loro arte nella pasticceria e nella panificazione.
Io ero lì. In questa grande stanza tiepida, riscaldata dai forni pronti per accogliere i nostri panettoni e profumata di farina, burro,
lievito madre,
zucchero, arance candite…. Con noi una personalità nel mondo della pasticceria, Rolando Morandin
Un uomo dalla grande esperienza che colpisce per la simpatia, la generosità e la passione con cui trasmette i segreti della sua arte. Un grazie immenso per avermi insegnato, con infinita pazienza, a ‘pirlare’ l’impasto del panettone.
Un luogo profumato, sì, colorato e pieno di fiori ed erbette fresche,
pronte per essere brinate…
…..tra questi fiori ne spiccava uno in particolare….Francesca Morandin dal sorriso dolcissimo dietro il quale si nasconde però una competenza profonda della materia, precisa, attenta, efficace. Brava Francesca.
Due giorni di lavoro intenso …stanche si ma felici di aver potuto godere di una esperienza così ricca,
soddisfatte dei risultati ottenuti…
Dulcis in fundo??? Una cena spettacolare nella pizzeria I Tigli di Simone Padoan, dove la pizza a lievitazione naturale, diventa addirittura un dolce!
Simone Padoan ha fatto dell’arte bianca una vera occasione di ricerca di abbinamenti incantevoli come la pizza con i raperonzoli e la pasta di salame rosolata! Il suo menù degustazione rappresenta una vera sorpresa, si passa dai sapori più semplici in un crescendo di sensazioni del palato… e con abbinamenti di vini molto interessanti. Grazie per il bellissimo libro e per la dedica!!
Cosa posso dire di più?
Prossimamente mi piacerebbe imparare a preparare quel pane fragrante, morbido e profumato che abbiamo gustato a pranzo al Molino Quaglia!
Grazie.
Alla prossima
la vostra Pippi